“Un conto è rispettare la normativa vigente e gli obblighi derivanti dall’applicazione delle misure anti-covid, fermo restando la legittima, purché pacifica, possibilità di manifestare pubblicamente le proprie opinioni, un altro è mettersi ad esercitare una forma di potere poliziesco andando ad indagare, a prescindere, nella vita privata e nella libertà di espressione di ogni individuo. Personalmente, ritengo che il vaccino sia l’unica strada percorribile per combattere e sconfiggere la diffusione del virus nonché un atto di giustizia e responsabilità verso il prossimo. Su questo, non ho mai avuto alcun dubbio.
Del resto, lo stesso sindaco Zattini ha più volte ribadito, sia attraverso i propri canali social che sui giornali, l’importanza della campagna vaccinale, il valore della prevenzione, la necessità di tutelare la salute pubblica e il rispetto delle più rigorose disposizioni nazionali in materia di coronavirus.
Mai, in nessuna occasione, è stato detto il contrario. Chi utilizza questi argomenti per creare zizzania e ritagliarsi nicchie di consenso si qualifica per quello che è. Una persona povera di contenuti e arida di intelletto.
Devo quindi rispedire al mittente le accuse dei consiglieri di Italia Viva, Pd e Forlì & co. Le loro speculazioni non mi appartengono e non fanno bene alla città. Tra le altre cose, va detto che la loro mozione non è stata calendarizzata nell’ultimo consiglio comunale non perché non se ne condivida il contenuto ma per ragioni tecniche, essendo stata depositata la mattina stessa.
Quello che serve, invece, è la ferma condanna di chi alza i toni, trascende il confine democratico del dibattito pubblico e sfocia in violenza. Il diritto a manifestare le proprie tesi, non deve mai tradursi nell’intolleranza e nel disprezzo del lavoro altrui”.
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