“Attivarsi nei confronti del Governo affinché vengano previste specifiche agevolazione fiscali, le c.d. “fiscalità di vantaggio”, per le aree interne ed i comuni di montagna, al fine di combattere fenomeni di spopolamento e sostenere pari condizioni di crescita tra i territori”
È questo l’obiettivo dell’ordine del giorno, collegato al Documento di Economia e Finanza della Regione Emilia Romagna 2022, proposto ed illustrato in assemblea legislativa dal consigliere regionale Massimiliano Pompignoli. Il testo, oggetto di un ampio dibattito, ha raccolto il consenso di tutte le forze politiche regionali ed è stato approvato all’unanimità nell’aula di questa mattina.
“La vita nelle aree montane è senza dubbio molto più complicata rispetto a quella in altri territori. In questi Comuni è più difficile vivere, lavorare, studiare e a volte anche curarsi. L’offerta infrastrutturale è molto spesso carente e i servizi insufficienti. Una fiscalità di vantaggio per le aree interne e i Comuni montani risulta dunque necessaria ed improrogabile” – spiega il consigliere regionale Pompignoli – “al fine di attrarre imprese e cittadini, favorire la residenzialità, introdurre misure che incentivino l’apertura di botteghe e negozi, sostenere la riqualificazione urbana e abitativa e il potenziamento dei servizi di prossimità.
Di recente, con l’articolo 27 del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104 (Misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell’economia), il Governo ha introdotto misure di agevolazione contributiva per l’occupazione in determinate aree svantaggiate (Decontribuzione Sud), dando la possibilità alle imprese attive nel sud Italia di versare il 30 per cento in meno dei contributi per i dipendenti ed i neoassunti, con una modulazione differenziata fino al 2029. Il provvedimento approvato questa mattina in Assemblea Legislativa, che senza dubbio non esaurisce le problematiche legate all’argomento ma rappresenta comunque un prezioso passo in avanti verso l’azzeramento delle diseguaglianze territoriali, chiede al Governo che il territorio marginale e di montagna sia equiparato nella valutazione alle Regioni del sud, e che venga tutelato nella stessa maniera e con gli stessi criteri.
Si tratta di un atto importante e responsabile” – conclude Pompignoli – “che vuole evidenziare la necessità di riservare ad alcuni luoghi del nostro Paese e della nostra Regione un’attenzione fiscale particolare”.
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