Nel 2021 gli accessi al Pronto Soccorso di Forlì sono stati 39.115, 2.949 in più rispetto a quelli del 2020, con una media di 107 al giorno. Lo dicono i numeri forniti dalla Direzione Sanitaria dell’Emilia-Romagna al consigliere regionale Massimiliano Pompignoli, interessatosi allo “stato di salute” della medicina d’urgenza dell’Ospedale Morgagni Pierantoni di Forlì
“Con questi numeri, in netta crescita rispetto al 2020, il mio primo pensiero va a tutti gli operatori, medici ed infermieri del Pronto Soccorso forlivese che convivono con questa situazione e alternano turni di lavoro massacranti. Siamo veramente al limite” – dichiara il consigliere regionale Pompignoli – “la fotografia del 2021 è drammatica. In media l’anno scorso ci sono stati 107 accessi al giorno, nonostante i diffusi timori dei cittadini e le forti raccomandazioni da parte della sanità pubblica a non recarsi presso le unità di pronto soccorso, se non in casi gravi, per prevenire la diffusione del contagio e rispettare la normativa anti-covid. In una condizione normale, dunque, non ci si può che aspettare il peggio. E infatti nel 2019, prima dello scoppio della pandemia, gli accessi al Pronto Soccorso di Forlì hanno sfiorato le 50 mila unità (49.506 per l’esattezza), con una media di 135 al giorno.”
“I risvolti di tutto questo sono molto semplici: lunghe attese e pazienti esasperati. Con questi presupposti, le previsioni per il 2022 non lasciano ben sperare” – conclude Pompignoli – “la sfida riorganizzativa in capo alla Direzione sanitaria dell’ospedale, d’intesa con l’Ausl Romagna, è dunque importante perché deve tener conto dell’insufficienza di medici di urgenza e della necessità di mantenere elevata la qualità dell’assistenza sanitaria. Dal Pronto Soccorso, si sa, i cittadini pretendono il massimo nel minor tempo possibile.”
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