13 ottobre 2023
Forlì e Cesena hanno concluso in consiglio comunale il percorso amministrativo necessario per pagare i fornitori e le ditte intervenute subito dopo la catastrofe del 16 maggio. Le differenze però, soprattutto dal punto di vista del metodo e della trasparenza, non mancano.
A farle emergere è il capogruppo della Lega a Forlì, Massimiliano Pompignoli.
“A Forlì i verbali di somma urgenza sono stati forniti dalla giunta con largo anticipo ai consiglieri comunali. Già da venerdì scorso, la delibera con tutti gli allegati è stata inoltrata ai commissari di modo tale che per il consiglio di lunedì tutti avessero ben chiara la situazione, i contratti sottoscritti con le ditte e gli impegni di spesa. Non solo” – prosegue Pompignoli – “gli affidamenti diretti di lavori, servizi e forniture di somma urgenza e di protezione civile sono stati pubblicati sul sito del comune di Forlì in modo chiaro e dettagliato, suddivisi per servizi e competenze. Chiunque può scorrere e consultare i verbali di somma urgenza senza filtro, prendendo atto di una trasparenza, immediatezza e facilità nell’accesso atti che, per contro, non si riscontra a Cesena.”
“Mi risulta, infatti, che i consiglieri comunali di Cesena, siano andati in consiglio per approvare le somme urgenze senza poter visionare preventivamente i verbali, chiesti ma non ottenuti. Al tempo stesso, questi documenti non sono stati pubblicati sul sito dell’ente.” Per Pompignoli “entrambi gli atteggiamenti denotato scarsa trasparenza. In consiglio comunale, la minoranza ha votato sulla fiducia, avendo sottomano un elenco di voci ma nessun dettaglio.”
Dal capogruppo della Lega arriva infine una stoccata sulle donazioni: “il sindaco Lattuca si è fregiato più volte di aver attinto al conto corrente delle donazioni per anticipare CAS e CIS. A questo punto però, con i risarcimenti in corso da parte del governo, ci chiediamo che fine faranno queste risorse, che tornano nelle casse del comune e dunque a disposizione degli alluvionati.”
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