Massimiliano Pompignoli

AUSL ROMAGNA, MEDICI 118 MINACCIATI E SENZA PAGA. IL TRIBUNALE DI RAVENNA CONDANNA CARRADORI. POMPIGNOLI: “SI DIMETTA, HA GIÀ FATTO ABBASTANZA DANNI”.

Forlì, 23 ottobre

“La sentenza del tribunale civile di Ravenna è una tegola severa per l’Ausl Romagna e il suo Direttore, Tiziano Carradori.”
Il consigliere regionale e candidato di Fratelli d’Italia alle prossime elezioni, Massimiliano Pompignoli, interviene con fermezza sul caso dei medici “ribelli” del 118 rimasti senza paga e colpevoli, secondo Carradori, di aver aderito volontariamente al progetto di sostegno ai Pronto Soccorso.
“La sentenza del Tribunale di Ravenna è il timbro di conferma di quello che diciamo da anni. Carradori è stato e continua a essere una guida inadeguata per la sanità romagnola. Dal taglio dell’automedica Mike di Meldola, passando per la revisione dell’atto aziendale che ha spaccato in due il Consiglio di Direzione fino ad arrivare alla discutibile gestione salariale dei nostri sanitari, le scelte adottate da Tiziano Carradori si sono rivelate un vero disastro”.
“È arrivato il momento che il Direttore Generale dell’AUSL Romagna, responsabile di questa gestione fallimentare, faccia un passo indietro e si dimetta perché ha fatto già abbastanza danni. Il personale medico, come tutto il comparto sanitario, merita rispetto e considerazione, e non può essere trattato come un numero o un problema da aggirare” – conclude il consigliere.