Dopo l’ordinanza n° 2 varata lo scorso 9 gennaio dal Presidente della regione Sardegna, Christian Solinas, che di fatto consente ai cacciatori sardi di spostarsi al di fuori del proprio Comune di residenza per andare a caccia, il consigliere emiliano romagnolo della Lega, Massimiliano Pompignoli, torna a sollecitare l’Ass.re Mammi sul tema degli spostamenti “almeno all’interno del proprio Atc”.
“Chiedo che l’ordinanza del Presidente Solinas venga mutuata dal ‘collega’ Bonaccini e che ai cacciatori emiliano romagnoli venga consentito di spostarsi al di fuori del Comune di residenza, domicilio o abitazione per lo svolgimento dell’attività venatoria e dell’attività di controllo della fauna selvatica. Credo che, con le dovute accortezze e il rispetto rigoroso delle necessarie misure precauzionali, anche nella nostra regione si possa garantire lo spostamento dei cacciatori almeno all’interno del proprio ATC, scavalcando l’attuale limite di ambito comunale, per dare continuità all’attività venatoria anche nei nostri territori.”
L’ordinanza sarda entra nel dettaglio dei vari momenti di una battuta di caccia, e obbliga i cacciatori a mantenere la distanza interpersonale di almeno due metri e a indossare adeguati e conformi dispositivi di protezione individuale. Si parla anche del pranzo: all’aperto, con gli igienizzanti per le mani, niente uso promiscuo di stoviglie e vettovaglie.
“Mi preme ricordare” – conclude Pompignoli – “che l’attività venatoria si svolge all’aperto, perlopiù in forma individuale, nel rispetto del distanziamento sociale e rappresenta uno strumento indispensabile per il monitoraggio e la prevenzione dei danni da fauna selvatica e il rispetto degli equilibri del nostro ecosistema regionale. Se calibrata al rispetto rigoroso di alcuni parametri e al principio precauzionale di prevenzione dell’emergenza covid, ritengo che la ripresa della caccia sia compatibile con l’attuale situazione pandemica.”
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