La legge regionale 13/2015, già modificata nella scorsa legislatura sull’onda della sciagurata riforma Delrio, è finita nelle nuove linee di mandato del Presidente Bonaccini, presentate ieri mattina nel corso dell’assemblea regionale.
“La cosa che più mi stupisce” – dichiara il consigliere regionale Massimiliano Pompignoli, Presidente della Commissione Bilancio e Affari Istituzionali – “è che si parla di rafforzare il ruolo delle Provincie. Come se il Presidente Bonaccini non facesse parte di quello stesso partito che ha messo mano al sistema degli enti locali, stravolgendolo in maniera schizofrenica. La riforma Delrio non solo ha svuotato le Provincie del loro valore in termini di rappresentatività territoriale, ma le ha private di servizi, inficiando quel rapporto di fiducia instauratosi con i cittadini e gli stessi Comuni. A conti fatti quella riforma, così come partorita dal Governo Renzi, non centrava l’obiettivo del risparmio e dell’ottimizzazione delle risorse, ma privava i cittadini del loro diritto a esprimere la propria preferenza nella scelta di chi li governa, trasformando la vecchia Provincia in un nuovo confusionario ente di secondo livello. Dall’impianto di quella stessa riforma, la vecchia Giunta Bonaccini ha ereditato il modus operandi, stralciando il ruolo delle Provincie in ogni ambito. Era questo l’obiettivo della legge 13, a cui ha lavorato la vecchia Giunta Bonaccini con l’obiettivo di recepire le indicazioni di governo dell’allora Ministro per gli affari regionali Graziano Delrio. Un obiettivo che oggi, dopo la presentazione delle nuove linee di mandato, perde di sostanza e di credibilità. Nelle azioni di una nuova governance istituzionale, la revisione della L.R. 13/2015 ottiene il primo posto e scalza di diritto tutto il lavoro maturato dall’ex Ass.re al bilancio Emma Petitti in cinque anni. Alla faccia della coerenza, e del rispetto per i cittadini”.