“Non possiamo assolutamente pensare di estendere la zona rossa a tutta l’Italia.
La tutela della salute pubblica è la priorità di ogni Istituzione ma arrivati a questo punto dopo mesi di severe restrizioni bisogna ragionare, con le dovute cautele e dati alla mano, sulla tenuta dell’economia locale, sul livello dei consumi e sugli indici di occupazione. In questi mesi si è fatto tanto per arginare l’epidemia e i cittadini emiliano romagnoli hanno dato prova di un profondo senso di responsabilità. Sacrificarli per la negligenza e la superficialità di altri non credo sia corretto.
Certamente” – prosegue in una nota il Presidente della Commissione Bilancio dell’Assemblea Legislativa, Massimiliano Pompignoli – “anche nella nostra Regione si registrano situazioni epidemiologiche su scala provinciale a macchia di leopardo e più gravi di altre, con territori caratterizzati da un indice Rt sopra la media e un numero di positivi più elevato che altrove.
Se infatti il quadro dei contagi nella provincia di Forlì Cesena è sotto controllo e il numero di pazienti ricoverati in terapia intensiva può definirsi stabili, lo stesso non si può dire di provincie come Modena o Bologna dove il numero dei contagi è mediamente il triplo di quelli registrati nell’ambito forlivese. Anche di questi aspetti bisogna tenere conto nel confronto tra Stato e Regioni e nell’elaborazione di nuove restrizioni. Da ciò ne deriva la necessità di ragionare in vista dell’adozione di ulteriori provvedimenti su dimensione locale, tenuto conto dell’effettivo rispetto della normativa anti-covid nelle nostre Provincie e dei sacrifici e delle limitazioni che i nostri cittadini continuano a sopportare.”
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