“Chiederemo una seduta straordinaria del Consiglio regionale in cui l’assessore Donini venga a riferire sulla situazione economica ed istituzionale del sistema sanitario regionale: non possiamo permetterci che vada in crisi”.
Così il consigliere regionale della Lega, Massimiliano Pompignoli, dopo la clamorosa polemica che ha opposto l’assessore regionale al suo dirigente fino alle voci di dimissioni di quest’ultima e il rimpallo di accuse sul buco da 800 milioni della sanità regionale che l’ente di via Aldo Moro avrebbe ripianato con una manovra straordinaria.
“Mentre l’intero Paese sta cercando di uscire dal pantano della pandemia – ha detto Pompignoli – gli apparati politici e tecnici dell’assessorato alla Sanità della Regione Emilia-Romagna se le danno di santa ragione, un atteggiamento irresponsabile da parte della Giunta Bonaccini al quale chiediamo al più presto di porre fine a questa situazione imbarazzante”.
Al centro delle polemiche la frattura tra l’assessore Raffaele Donini e la Dirigente Generale Kyriakoula Petropulacos, nata dalla decisione di quest’ultima di sospendere i tamponi periodici per lo screening del personale sanitario, scelta sconfessata successivamente dall’assessore dopo le proteste dei sindacati di categoria che avevano abbandonato il tavolo di confronto regionale in segno di protesta. Dalla Dirigente, peraltro, nessuna retromarcia, quanto piuttosto uno scontro frontale con l’assessore accusato di aver compiuto un atto illegittimo sconfessando pubblicamente il suo operato.
“È stata sicuramente la goccia che ha fatto traboccare il vaso – ha commentato Pompignoli – dopo le rivelazioni del buco da 800 milioni sui conti della sanità regionale, ma quel che è certo è che ci troviamo di fronte ad una situazione inaccettabile. Per domani, in commissione consiliare, è all’ordine del giorno la discussione sulle prime indicazioni sulla programmazione 2022 per le Aziende del Servizio Sanitario Regionale. C’è anche da prevedere come le spese che si stanno sostenendo per la lotta al Covid verranno affrontate e chi pagherà il conto. Ma la situazione è precipitata e, per questo, chiediamo la convocazione urgente di una seduta d’aula del Consiglio regionale per fare il punto sulla situazione ed evitare che questo scontro si rifletta negativamente sulla gestione della sanità regionale” ha concluso Pompignoli.
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