È una situazione al limite dell’assurdo quella in cui versa la Ex 3bis Tiberina, che da decenni convive con problemi di sicurezza, cantieri sempre aperti e una viabilità stradale letteralmente a singhiozzo.
Dopo l’ennesima denuncia, sollevata questa volta sotto forma di missiva da tutti i Sindaci dell’Unione Valle Savio e indirizzata al Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, Enrico Giovannini, l’inagibilità della strada nel tratto che collega Emilia Romagna e Toscana torna all’ordine del giorno dell’agenda regionale grazie all’interessamento del consigliere e Presidente della Commissione Bilancio e Affari Istituzionali Massimiliano Pompignoli.
“Ai Sindaci dell’intera Vallata, alle comunità del territorio e a chi ogni giorno percorre per le ragioni più disparate questa arteria va la mia più sincera solidarietà politica ed istituzionale” – esordisce Pompignoli – “condivido al 100% il contenuto della lettera spedita al Ministro Giovannini e lo sfogo, più che legittimo, dei Sindaci dell’Unione che convivono con una realtà da terzo mondo e raccolgono, ogni giorno, le proteste e la rabbia dei propri cittadini”.
“Si tratta di una situazione davvero insostenibile che crea rallentamenti cronici nel traffico quotidiano e ingenti danni al sistema socio-economico di tutta la Vallata. Ai cantieri sempre aperti si alternano i restringimenti di carreggiata, le interruzioni di alcuni tratti, le buche, l’improvviso cedimento dell’asfalto e la caduta di pericolosi massi. Insomma” – conclude Pompignoli – “quella dell’Ex 3bis Tiberina è una sfida tutt’altro che facile, aggravata dalle limitazioni imposteci dalla pandemia, ma che deve vederci uniti nel perseguimento del bene comune e nella tutela assoluta dei nostri cittadini”.