“È davvero molto bello il film di Zattoni. Peccato per lui che sia solo un film”.
In questi toni il capogruppo della Lega, Massimiliano Pompignoli, replica alle “esilaranti dissertazioni” del consigliere piddino di minoranza Matteo Zattoni che “come la maggior parte dei suoi colleghi, non perde occasione per parlare a sproposito.
Primo; la commissione di indagine sui minori è nata non con l’obiettivo di ostacolare o demonizzare chi opera all’interno dei servizi sociali del Comune di Forlì, ma con l’auspicio e la volontà di fare chiarezza sul sistema degli affidi. Il controllo sul metodo di lavoro e sulla regolarità del meccanismo affidatario, come è già stato detto, non solo si dimostra legittimo a prescindere dal riscontro di comprovate anomalie, ma si rende necessario laddove emergano segnalazioni di ipotetiche disfunzioni.
Mi spiace che ancora una volta il Pd sappia tirare in ballo solo i soldi e il tempo che a loro dire sarebbe stato perso nella convocazione di questa commissione. Ma questo atteggiamento è sintomatico del loro dileggio. Secondo; la facoltà di Medicina è una conquista esclusiva della Giunta Zattini che – con sana ostinazione – ha lavorato al progetto, coinvolto gli interlocutori necessari e portato a casa il risultato. Su Medicina c’è un voto in consiglio comunale che certifica l’ostruzionismo del Partito Democratico. Non c’è difesa che regga tanto più che si è trattata di una contestazione palese non tanto alla maggioranza consiliare, quanto alla natura della delibera. Delibera che invece è patrimonio della città perché consegna a Forlì e ai forlivesi un’offerta universitaria ancora più ricca e di qualità. Terzo; il fallimento dell’Unione dei Comuni della Romagna Forlivese non è un punto di vista ma un dato di fatto. Fin dalla sua nascita, l’Unione si è dimostrata incapace di rispondere in maniera adeguata alle istanze dei propri cittadini. Negarlo sarebbe da ingenui.
La delibera di recesso era un atto dovuto nei confronti non solo dell’Ente, che in questo modo può riappropriarsi dei servizi demandati e tornare legittimamente a esercitarli, ma di tutti i forlivesi che nel corso di questi anni non si sono sentiti soddisfatti del suo operato. Ma a differenza di quello che dice Zattoni la Giunta Zattini non agisce con ‘egoismo’. Il nostro Sindaco ha più volte ribadito che questa decisione non avrebbe significato voltare le spalle agli altri Comuni, soprattutto i più piccoli. Tant’è che ancora adesso, Forlì è al fianco di tutti quegli Amministratori che fanno parte dell’Unione per trasmettere la propria esperienza di governo e condividere con essi la strada del cambiamento.
Ultimo ma non per rilevanza; questa Amministrazione non ha ricevuto nulla in eredità dalla sinistra ma ha solo creato, progettato, riprogettato e realizzato. Quel poco che c’era, mal concepito e non di pregio, era ingessato nei rivoli della burocrazia o fermo negli uffici e non certo per volontà dei funzionari. È la politica che fa le cose e che le rende concrete dandosi, legittimamente, delle priorità. Non sono quelle del consigliere Zattoni?! Ce ne faremo una ragione. Di sicuro sono quelle dei forlivesi”.
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