Il 25% dei contagi lo portano i migranti. Nel tentativo di riportare la calma sul tema degli sbarchi, il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia, aggrava la situazione del Governo e alla fine è costretto ad ammettere che il Covid arriva in Italia sui barconi. E non è poco.
Le parole del piddino Boccia suonano come il più tragicomico degli autogol ma soprattutto fanno paura. Perché se la volontà del ministro era quella di smorzare i toni e tranquillizzare gli italiani sullo stato di salute degli stranieri in arrivo sui barconi, allora possiamo serenamente dire che ha toppato su tutta la linea. Nell’affermare che “solo un extracomunitario su quattro risulta positivo al Covid”, Boccia ha confermato i timori di chi ritiene che l’immigrazione clandestina sia fonte di contagio.
Lo abbiamo visto nei giorni scorsi, con l’isolamento di decine di migranti risultati positivi al tampone e messi in quarantena, e continuiamo a rivederlo oggi, con il moltiplicarsi degli sbarchi sulle nostre coste. Anche perché non c’è solo il problema dell’arrivo di stranieri in sé per sé, che il nostro Paese non è in grado di assorbire e ricollocare dal punto di vista socio economico, ma esiste anche l’emergenza di chi fugge dalle strutture di accoglienza e risulta positivo al Covid.
Cose che il ministro Boccia sa benissimo ma che, per la prossima volta, gli consigliamo di tenere per sé. Le figuracce, nel suo caso, sono dietro l’angolo.