Massimiliano Pompignoli

IL PD E LA CONVERSIONE SULLA VIA DELLA MONTAGNA. MEGLIO TARDI CHE MAI.

Bologna, 12 settembre.

Non può mancare un rapido commento sulle recenti esternazioni di Elly Schlein, segretaria nazionale del PD, sulla fiscalità di vantaggio per le aree montane. Quest’ultima, dal palco della festa del PD di Reggio Emilia ha, infatti, rilevato come non sia la stessa cosa avviare un’attività a Castelnovo ne’ Monti piuttosto che a Reggio Emilia o Roma.

Meglio tardi che mai.

Fa sorridere vedere come ci si accorga solo in campagna elettorale dell’importanza delle aree montane e delle loro difficoltà, ma ancor più ironico è che Schlein, già vicepresidente della regione Emilia – Romagna, proponga una misura che proprio io avevo già avanzato con uno specifico progetto di legge regionale e che il suo partito ha respinto senza esitazione trasformandolo nell’ennesimo progetto di legge alle Camere.

Non solo.

La segretaria ha comunicato in pompa magna di star lavorando ad un progetto sperimentale di defiscalizzazione per le attività economiche per le aree interne. Peccato che quando serviva davvero il coraggio politico per sostenere questa misura, da loro abbiamo ricevuto solo un ‘no’. Proprio la maggioranza di cui Schlein fa parte ha preferito affossarla. Oggi, a distanza di tempo, quella stessa proposta viene rispolverata e presentata come una grande novità, come fosse un’idea innovativa.

Fa piacere vedere che almeno adesso si accorgano dell’esistenza di questi territori spesso dimenticati, ma la credibilità la si costruisce con i fatti, non con le parole prese in prestito. La nostra proposta, bocciata da chi ora cerca di cavalcare l’onda, avrebbe già portato benefici concreti se fosse stata accolta.

Non ci si può infine esimere dall’aggiungere un ultimo commento.

Il rilancio delle aree interne e montane passa attraverso interventi concreti, come quelli che da anni propongo e che continuerò a sostenere. Ci auguriamo che questa volta si passi dalle parole ai fatti e che la fiscalità di vantaggio diventi finalmente una realtà.

Se veramente vogliono sostenere le aree montane, siano coerenti e riconoscano il lavoro di chi da sempre si batte per queste comunità altrimenti resta solo una mossa di facciata, buona per i titoli e le piazze, ma vuota di contenuti.