“Lavorare tutti insieme per mettere in sicurezza il territorio e uscire dall’isolamento”.
È questo l’appello congiunto del consigliere regionale Massimiliano Pompignoli e dell’On. della Lega Jacopo Morrone in questa fase della ricostruzione.
“Uscire dall’isolamento è fondamentale” – spiegano i leghisti – “molte zone delle nostre vallate non sono ancora raggiungibili. I territori più colpiti nel Forlivese sono quelli delle vallate del Bidente, del Montone e del Rabbi ed è necessario che le strade principali vengano rimesse in sicurezza nel più breve tempo possibile. La strada provinciale SP 4 del Bidente, aperta in brevi fasce orarie e solo in alcuni tratti per il passaggio dei mezzi, collega Galeata e Santa Sofia, ed è ancora isolata. Questo implica che i collegamenti per l’Ospedale Nefetti e il Ricovero sono interrotte. La strada SP 24 Forche che collega San Zeno è in condizioni ancora peggiori.”
“Anche Tredozio rimane isolata e, a questo punto, la priorità per Tredozio è rendere percorribile in sicurezza la provinciale SP 20, in direzione Modigliana. Un’altra priorità assoluta per gli abitanti della valle del Montone è la riapertura totale della strada statale 67, ad oggi percorribile solo a tratti con grossi disagi per abitanti e aziende del territorio, isolato anche per l’interruzione delle strade provinciale SP 47 e SP 104 e 129. Nessuna frazione di Civitella è raggiungibile e, quindi, prioritaria è la messa in sicurezza della strada provinciale 95 che da Ranchio raggiunge Civorio e della strada provinciale 76 che collega il Comune con la valle del Savio, anch’essa notevolmente provata dagli eventi catastrofici di questi giorni. È necessario che Provincia e Anas eseguano nel più breve tempo possibile sopralluoghi ed interventi mirati volti a consentire la fruizione delle principali strade. Ci sono aziende e zone della Romagna ancora non raggiungibili perché ancora allagate o perché le vie di comunicazione sono interrotte. Anche la Valle del Savio vede, tra le altre, la SP n. 88 interrotta, con intere frazioni e Comuni isolati, come la zona di Montefiffi. Non solo. Nevralgico è sicuramente il valico del Carnaio che, con la SP 26, interrotta, collega Santa Sofia a San Piero in Bagno.”
“I nostri Comuni e i nostri sindaci hanno bisogno di tecnici che accertino in maniere celere le nostre strade. Tornare alla normalità nel più breve tempo possibile deve rimanere una priorità” – concludono Pompignoli e Morrone.