La Procura di Bologna ha chiesto il rinvio a giudizio per due etiopi e due somali, accusati a vario titolo di finanziamento di condotte con finalità terroristiche e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
In occasione delle celebrazioni del 74° anniversario della nascita della nostra Repubblica, il Presidente Mattarella ha ribadito l’importanza di stare uniti, di ripartire in maniera compatta facendo leva su uno sforzo collettivo che rievochi i valori dell’unità nazionale:
Dal prossimo 3 giugno l’Italia riaprirà le frontiere con l’estero. In particolare, saranno consentiti gli spostamenti da e per gli Stati membri dell’Unione europea.
Sarà un 2 giugno all’insegna della colletta alimentare quello dei giovani leghisti romagnoli. A darne notizia è il responsabile nazionale, Andrea Costantini, che parla di un’iniziativa “pensata e voluta proprio da nostri ragazzi.”
Vi ricordate la vicenda della nave Sea Watch, quella della comandante tedesca Carola Rackete, che lo scorso anno forzò il ‘posto di blocco’ della Guardia di Finanza al largo delle coste di Lampedusa per poi sbarcare illegalmente in Italia?
“Una protesta legittima e comprensibile quella dei giovani medici neolaureati che si trovano bloccati dal cosiddetto ‘imbuto formativo’, ovvero impossibilitati a specializzarsi per la carenza di borse di specializzazione.
La Lega con un’interrogazione (primo firmatario Massimiliano Pompignoli) chiede alla Giunta regionale “di richiamare il senso civico e la responsabilità dei cittadini con una campagna di informazione e sensibilizzazione su come smaltire guanti e mascherine monouso”.
Solo due giorni fa le sardine affermavano di volersi prendere una pausa di riflessione, nella serata del 28 maggio il loro leader Mattia Santori annuncia una marcia indietro inaspettata.
Ad oggi sono 76 i posti letto di terapia intensiva dislocati nei 4 ospedali della Romagna: 26 al Santa Maria delle Croci di Ravenna, 25 agli Infermi di Rimini, 17 al Bufalini di Cesena e 8 al Morgagni Pierantoni di …
Lo dico senza tanti giri di parole; quello di Silvia Romano dovrebbe essere l’ultimo riscatto che il nostro Paese è disposto a pagare per riportare a casa un italiano rapito all’estero.
SOCIAL NETWORKS