Ad essere precisi sono 375.445.844,01 e sono soldi che il Governo giallorosso ha già stanziato per garantire l’accoglienza di migranti negli Sprar a partire da gennaio prossimo fino a dicembre 2023.
A questi vanno aggiunti quelli previsti ed erogati per coprire le spese del semestre in corso, ovvero altri 17milioni.
Insomma, soldi a pioggia per tenere in vita quella rete di accoglienza – vigente nel nostro Paese – che dà da mangiare a centinaia di cooperative, Onlus, Ong e associazioni varie che negli ultimi due anni, con Salvini e i decreti sicurezza, avevano visto ridurre le proprie entrate. Senza contare che solo il 40% dei richiedenti asilo possiede i requisiti per ottenere la protezione internazionale; il resto riceve un sonoro diniego e molto più semplicemente diventa un immigrato economico, un clandestino che non possiede i diritti né le condizioni per vivere nella legalità.
Il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese non ha esitato a erogare risorse fresche per la gestione degli sbarchi e, con lei al Viminale, è tornato in voga il buonismo imperante di Minniti e la tendenza ad accogliere chiunque, a qualunque costo, approdi nei nostri porti. Altro che discontinuità nell’amministrare l’immigrazione. Si ritorna al passato remoto, e lo si fa sulla pelle degli italiani.