Massimiliano Pompignoli

REGIONE; ROMAGNA SOTTORAPPRESENTATA. PD E 5STELLE VOLTANO LE SPALLE AL TERRITORIO E BOCCIANO LA PROPOSTA DELLA LEGA. POMPIGNOLI “NEGATA LA VOLONTÀ E L’INDIRIZZO DEI CITTADINI”

 

14 giugno 2024

Non è passato l’ordine del giorno proposto dal consigliere regionale della Lega, Massimiliano Pompignoli che puntava a “riscrivere il meccanismo di ripartizione dei seggi della legge elettorale regionale in vista del prossimo rinnovo dell’Assemblea Legislativo, così da garantire una più equa rappresentanza dei territori e di tutti i cittadini emiliano-romagnoli.”

Il testo, già approvato in altri Comuni tra cui quello di Forlì e all’unanimità anche dal Consiglio Provinciale di Forlì-Cesena il 22 novembre 2023, denunciava “lo squilibrio evidente in Assemblea Legislativa in termini di rappresentanza non solo del territorio provinciale di Forlì-Cesena ma di tutta la Romagna, che vede solo 9 consiglieri eletti nelle proprie circoscrizioni a fronte dei 41 eletti nelle circoscrizioni emiliane”.

Nonostante una lunga contrattazione con la maggioranza regionale e in particolare con il PD, l’ordine del giorno, discusso ieri in assemblea legislativa, è stato bocciato con il voto contrario della compagine emiliana di PD e 5Stelle.
“Prendiamo atto che il PD, ancora una volta, volta le spalle alla Romagna e all’indirizzo scaturito in questi mesi dai consigli comunali e dai suoi stessi consiglieri. Nei Comuni la sinistra vota in un modo e in Regione in un altro. Il risultato è presto detto; alle prossime elezioni la Romagna continuerà e essere sottorappresentata in ogni formazione politica. Abbiamo sempre detto, infatti, che questa battaglia non aveva e non ha colore politico e che c’è un dato oggettivo da tenere in considerazione; abbiamo più di un quarto dei residenti ma esprimiamo solo 9 consiglieri su 50.

Durante le trattative con i colleghi della maggioranza si è tentato di giungere a un provvedimento condiviso, anche ridefinito sulla base di alcune priorità, ma le proposte di modifica avanzate dal PD sono risultate assolutamente irricevibili perché andavano a snaturare l’impegno stesso del provvedimento e la volontà dei cittadini. Una su tutte, quella di posticipare ogni possibile valutazione della legge elettorale a dopo il voto di quest’autunno. Cosa impensabile ma soprattutto divergente rispetto al testo già approvato in Comune a Forlì e in Provincia, dove maggioranza e opposizione si sono trovate d’accordo sulla necessità di mettere mano il prima possibile al meccanismo di ripartizione dei seggi.

Questa comunione d’intenti, purtroppo, non è maturata con la fronda emiliana del PD, a dimostrazione del fatto di quanto risulti dirimente anche in meccanismi come questo il peso politico dell’Emilia a discapito della Romagna.”