Rifiuti, invertiti i meccanismi premianti per i Comuni che differenziano di più. La denuncia del consigliere regionale Pompignoli sortisce buon esito. La Regione fa un passo indietro e con una nuova ordinanza ripristina le quote del fondo d’ambito.
Il decreto del presidente della Giunta regionale n. 119 del 25 giugno 2020 (“Disposizioni circa le conseguenze del blocco delle attività con riguardo al servizio di gestione dei rifiuti”) ha modificato le modalità di alimentazione e distribuzione del fondo d’ambito, le cui quote per i PEF 2020 erano state approvate da ATERSIR il 28 ottobre 2019. Il fondo, istituito dalla L.R 16/2015, si poneva l’obiettivo di diminuire i costi del servizio di quei Comuni che hanno ridotto i quantitativi di rifiuti non inviati a riciclaggio (Linea A del fondo- LFA) e di incentivare le trasformazioni del servizio finalizzate alla riduzione (Linea B del fondo LFB1-LFB2-LFB3).
“In sostanza” – ha spiegato questa mattina in aula il consigliere regionale Pompignoli – “il vecchio fondo premiava con riduzioni i Comuni virtuosi a spese dei Comuni meno virtuosi. Il nuovo decreto della Giunta regionale invece, inverte i meccanismi premianti, riducendo da un lato la quota incentivante destinata alla linea A (LFA) da € 5.434.567 a soli €1.523.185, penalizzando in questo modo i Comuni virtuosi, e implementando dall’altro la quota destinata alla linea B (LFB1) da € 414.629 a €2.191.229. Quest’ultima linea però riguarda solo 6 bacini su 26 e non è destinata ai Comuni già virtuosi ma a quelli che vogliono diventarlo. In sintesi con questo decreto si prevede di abbassare i fondi incentivanti dedicati ai Comuni virtuosi, che hanno alte percentuali di rifiuto differenziato, in favore di un altro tipo di contributo erogato verso i Comuni che ancora non sono virtuosi, con il risultato che i bacini virtuosi perderebbero risorse in favore di quelli che producono molto rifiuto indifferenziato.”
L’Ass.re regionale Priolo, interpellata da Pompignoli sulla “necessità di modificare il decreto della Giunta regionale n. 119 del 25 giugno scorso e ripristinare i vecchi meccanismi premianti” aggiusta il tiro e, in aula, annuncia di volere “intervenire con una seconda ordinanza per prevedere un’ulteriore integrazione del fondo al fine di consentire la corresponsione ai Comuni virtuosi della medesima somma corrisposta allo stesso titolo nel 2019”.