La richiesta avanzata dal consigliere leghista al Presidente Bonaccini: “provvedere ad un aggiornamento sistematico del prezzario regionale alle reali condizioni di mercato, in grado di garantire la messa in gara di progetti economicamente sostenibili, sui quali le imprese possano formulare offerte congrue.”
“Il rincaro delle materie prime e l’esplosione dei prezzi di luce e gas rischiano di mettere in ginocchio il sistema e la programmazione dei lavori pubblici. Se paragonata all’emergenza covid, quella attuale del comparto dell’edilizia si prospetta come una crisi ancora più grave, che al momento non prevede ristori di alcun tipo né trasferimenti compensativi da parte dello Stato alle amministrazioni comunali impegnate nell’attuazione del PNRR.”
Il consigliere regionale Massimiliano Pompignoli interviene così nell’ambito dell’emergenza cantieri sollevata nel pomeriggio di ieri in commissione bilancio dall’Assessore Vittorio Cicognani.
“Tale situazione di emergenza in Emilia-Romagna rischia di causare lo stop dei progetti del PNRR, dei cantieri privati e della ricostruzione post-sisma. La pandemia sanitaria, divenuta anche pandemia economica per i dirompenti effetti sul mercato dell’esplosione dei prezzi delle materie prime, pone il problema dei rapporti d’appalto sorti ante crisi e travolti dalle sopravvenienze nel corso d’esecuzione. La compromissione dell’equilibrio originario del rapporto mette a rischio l’esecuzione di opere e servizi, pubblici e privati. La Regione Emilia-Romagna, il 2 agosto 2021, ha approvato l’elenco regionale dei prezzi delle opere pubbliche e di difesa del suolo – annualità 2021. Il prezzario regionale è posto a base e riferimento dell’intera filiera degli appalti sia pubblici che privati e in pratica costituisce uno strumento fondamentale per garantire l’omogeneità economica e la qualità delle opere pubbliche, nonché la sicurezza nei cantieri. Tutte le Stazioni Appaltanti del territorio, di cui all’art. 3, comma 1 lettera o) del D. Lgs. n. 50 del 2016, sono tenute a utilizzarlo ai sensi dell’art. 23, commi 7 e 16, del medesimo Codice dei contratti pubblici.”
“Ma dall’agosto del 2021 le cose sono cambiate e il quadro economico delle materie prime è stato letteralmente stravolto dalla crisi energetica, dal boom dei costi dei materiali e da quello della manodopera. Pertanto, si richiedono misure straordinarie rispetto al sistema di rilevazione e di costruzione dei prezzi ordinario.”
L’appello del consigliere Pompignoli è dunque quello di “aggiornare il prezzario regionale entro la fine di aprile. Alcune regioni italiane lo hanno già fatto all’inizio del 2022: tra di esse ci sono la Lombardia, la Toscana, le Marche e la Sicilia, mentre altre regioni come Umbria e Sardegna lo stanno predisponendo. Nonostante la situazione di emergenza descritta in premessa, l’Emilia-Romagna invece non ha ancora predisposto tale aggiornamento mettendo a dura prova tutto il comparto edilizio e la fattibilità delle opere pubbliche.”