Nella maxi manovra da oltre 46 milioni di euro presentata dall’Assessore regionale Raffaele Donini per rinnovare strutture e servizi sanitari in tutta l’Emilia-Romagna, non c’è spazio per il tanto atteso progetto di ampliamento del Pronto Soccorso di Forlì.
All’ospedale “Morgagni-Pierantoni”, infatti, sono previsti solo lavori di ammodernamento degli impianti di trigenerazione, nell’ambito del capito di intervento “sostenibilità ambientale ed efficientamento energetico”.
I 7 interventi di edilizia sanitaria, per un totale di 17 milioni, ricompresi nel piano illustrato da Donini sono tutti in Emilia e riguardano i lavori di ammodernamento del Pronto soccorso di Sassuolo, la realizzazione di un open space per codici verdi e bianchi al Pronto soccorso dell’ospedale Maggiore, altri tre interventi a Bologna, uno a Imola e un altro a Borgo Val di Taro.
“Nessuno mette in dubbio l’importanza del finanziamento ricevuto per l’efficientamento energetico degli edifici” – spiega in una nota il consigliere regionale della Lega, Massimiliano Pompignoli – “ma le priorità del nostro ospedale sono altre. Una su tutte, l’ampliamento dei locali del Pronto Soccorso, un progetto annunciato nel 2015 dall’allora Direttore Generale dell’Ausl Romagna Marcello Tonini, che oggi è fermo per mancanza di fondi.”
“Sfido chiunque a sostenere il contrario. Gli spazi del nostro Pronto Soccorso sono assolutamente insufficienti a garantire condizioni di lavoro dignitose e la qualità della presa in carico del paziente. Non credo sia una novità il fatto che i cittadini vengono fatti stazionare in barella nei corridoi o a decine in una sola stanza. Lo stesso si può dire degli ambulatori, dove i nostri operatori sono costretti a lavorare spesso in situazioni di stress. In quei 17 milioni, dunque, si potevano trovare le risorse necessarie per dare avvio al progetto di potenziamento del nostro Pronto Soccorso, tenuto conto, peraltro, che mancherebbe solo 1 milione per affidare i lavori.”
“Quelli finanziati, sono progetti individuati dalla Regione sulla base della ricognizione dei fabbisogni delle Aziende sanitarie territoriali, nell’ambito dei Piani di investimento 2022-2024. Ciò significa che la scelta è stata mirata” – conclude Pompignoli – “e che nella scaletta delle priorità della Regione non c’è il nostro Pronto Soccorso.”
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