“Dopo il blitz effettuato lo scorso gennaio nella Regione Molise, ci auguriamo che gli ispettori del Ministero della Salute vengano anche in Emilia-Romagna ad effettuare verifiche sul funzionamento del nostro sistema sanitario regionale, gravato da buchi di bilancio di diverse centinaia di milioni di euro (880 milioni nel 2022 e 400 milioni previsti nel 2023 ) e da scelte politiche quantomeno discutibili, che hanno indebolito la sanità periferica e creato nuovi ruoli dirigenziali talvolta fini a se stessi”.
È quanto dichiara il consigliere regionale della Lega, nonché Presidente della Commissione Bilancio e Affari Istituzionali, Massimiliano Pompignoli che aggiunge “di voler convocare a breve un’apposita commissione per approfondire la discutibile gestione della sanità emiliano – romagnola e i fragili equilibri di bilancio”.
“È arrivato il momento di effettuare una seria radiografia dell’intero sistema sanitario regionale. In questi ultimi mesi si sente spesso parlare di tagli alla sanità pubblica, con il PD che punta il dito contro un Governo in carica da meno di sei mesi. Forse la sinistra farebbe meglio a guardarsi in casa, ricordandosi degli oltre 30 miliardi di tagli dei Governi Monti, Renzi, Letta e Gentiloni e le pesanti accuse lanciate dall’ex Direttore Generale alla sanità regionale, Licia Petropulacos, prima del suo pensionamento, che parlò chiaramente di mala gestione delle risorse pubbliche a livello locale. Ci auguriamo a questo punto che, sui tavoli nazionali aperti, il Governo possa fare luce su tutte le criticità dell’Emilia-Romagna, non escludendo anche l’invio degli ispettori ministeriali, per controllare scrupolosamente i bilanci della Giunta Bonaccini” conclude Pompignoli.