“Sono migliaia i lavoratori stagionali e gli operatori del turismo romagnolo che quest’estate sono mancati all’appello nei locali, hotel, bar, ristoranti dell’appennino e stabilimenti balneari della riviera adriatica. A poche settimane dalla riapertura delle scuole, con molti ristoratori e albergatori ancora alla ricerca di personale, le stime parlano di un turismo alla caccia disperata di addetti, di una penalizzazione dei ricavi e di una grave dispersione di professionalità.”
A raccogliere l’allarme diffuso dalle associazioni di categoria è il consigliere regionale della Lega, Massimiliano Pompignoli, che lancia un appello alla Giunta Bonaccini: “per garantire un futuro alle nostre imprese e mantenere standard elevati di qualità ricettiva, gli assessori Colla e Corsini devono pensare da subito ad un piano di rilancio per l’industria turistica che sia sinonimo di sostenibilità e sviluppo e garanzia di occupazione.
La fragilità del settore causata dalla pandemia, le proposte più rassicuranti provenienti dalla Spagna o dalla Grecia coniugate all’effetto ‘salvagente’ innescato dal reddito di cittadinanza hanno indotto molti lavoratori a scegliere altri ambiti di impiego, più sicuri anche se meno remunerativi, o a decidere di godersi la ripartenza sfruttando i sussidi. In entrambi i casi, dall’entroterra alla riviera, il risultato è stata una ricerca affannosa di addetti per bar e strutture ricettive e una pericolosa dispersione di professionalità.
Non sono mancati i casi in cui gli albergatori o i ristoratori hanno preferito chiudere le proprie attività per l’impossibilità di reperire personale qualificato.
Con queste premesse” – conclude il consigliere regionale Pompignoli – “è necessario mobilitarsi d’intesa con le associazioni di categoria per definire fin da subito i contenuti di un piano per il lavoro nell’industria turistica che possa sostenere la ripartenza ed essere strumento di sostegno per la ricerca e la gestione di personale qualificato”.