Grazie a un emendamento discusso e sottoscritto dal consigliere regionale Massimiliano Pompignoli alla manovra di assestamento del bilancio triennale di previsione, verrà prorogato di un anno il termine di scadenza del periodo concesso ai Comuni per avviare l’adeguamento della pianificazione urbanistica alle disposizioni della legge urbanistica regionale (L.R. n. 24 del 2017) in ragione dei rallentamenti e del blocco delle attività conseguente all’emergenza covid-19.
“Nei mesi scorsi, attraverso un’interrogazione a risposta scritta, avevo già sollevato questa problematica alla Giunta Bonaccini chiedendo che si andasse incontro alle esigenze dei Comuni e alle difficoltà incorse con la pandemia da Coronavirus. Il pacchetto di emendamenti che è stato appena votato in Commissione bilancio e di cui mi sono fatto promotore con la maggioranza, mette nero su bianco la possibilità – che per molte Amministrazioni è una necessità – di far slittare in avanti di un anno il processo di adeguamento della pianificazione urbanistica vigente al nuovo Piano Urbanistico Generale (PUG), con scadenza al 1 gennaio 2022.
Com’è noto” – prosegue il consigliere regionale e Presidente della Commissione Bilancio e Affari Istituzionali – “la Legge Regionale 21 dicembre 2017, n. 24, recante ‘Disciplina regionale sulla tutela e l’uso del territorio’ procede a una significativa riforma del sistema della pianificazione territoriale, introducendo, fra l’altro, nuove forme e contenuti degli strumenti urbanistici comunali, stabilendo, all’art. 3, che i Comuni, per assicurare la celere e uniforme applicazione su tutto il territorio delle disposizioni stabilite, debbano comunque avviare il processo di adeguamento della pianificazione urbanistica vigente al nuovo Piano urbanistico generale (PUG) entro il termine perentorio di tre anni dalla data della sua entrata in vigore. Per effetto di questo pacchetto di emendamenti che abbiamo appena votato, il termine di tre anni è stato sostituito con quello di quattro anni.”
“Si tratta di una grande conquista dal punto di vista della pianificazione urbanistica locale” – conclude Pompignoli – “prima di tutto perché gli uffici tecnici dei piccoli Comuni, ma non solo, possono tirare un sospiro di sollievo rispetto all’adeguamento di uno strumento complesso e delicato. In secondo luogo perché il perdurare delle restrizioni imposte dalla pandemia ha fortemente limitato e continuerà a limitare l’attività dei tecnici comunali che hanno dovuto, per necessità, riadeguare la propria programmazione alle priorità della ripartenza.”
Social Networks