È un invito “ad accelerare le azioni di rafforzamento dello scalo in quanto infrastruttura strategica per tutto il territorio romagnolo, soprattutto per le potenzialità di tipo economico e di supporto alla logistica sia via terra sia via mare”, quello rivolto dal consigliere regionale Pompignoli all’Ass.re ai trasporti, Andrea Corsini.
“La Giunta regionale si è già espressa favorevolmente rispetto alla strategicità dello scalo. Il Prit 2025 (Piano regionale integrato dei trasporti) infatti lo inserisce nella “Piattaforma Logistica Integrata” regionale e prevede interventi per la completa funzionalità dello scalo che, anche attraverso la previsione della bretella ferroviaria di Faenza, potrà connettere la linea adriatica con il Porto di Ravenna senza inversione di marcia presso la stazione di Faenza. Ciò che suscita preoccupazione è l’assenza di quest’opera dal Piano Triennale degli Investimenti 2020-2022 della Regione Emilia Romagna. A differenza di altri interventi previsti sul fronte della mobilità quali, a titolo di esempio, le infrastrutture ferroviarie per il Porto di Ravenna, l’hub portuale di Ravenna e il terzo lotto della tangenziale di Forlì, lo scalo merci di Villa Selva non compare da nessuna parte.”
Da qui la richiesta di Pompignoli di fare chiarezza “sui modi e i tempi di intervento della Regione rispetto a questa infrastruttura, perché la valorizzazione e il potenziamento dello scalo di Villa Selva è fondamentale e improcrastinabile per velocizzare e snellire il trasporto merci di tutta la Romagna, ottimizzando tempi, costi e sostenibilità ambientale.”